ELISA BONAPARTE BACIOCCHI

Maria Anna Bonaparte, detta Elisa (Ajaccio, 3 gennaio 1777 – Villa Vicentina, 7 agosto 1820), è stata una principessa francese, sorella minore dell’imperatore Napoleone Bonaparte.

Sposò a Bovisio Masciago il 14 giugno 1797, contro il volere del fratello, il capitano Felice Baciocchi (1762 – 1841), membro della nobiltà corsa. Divenuto imperatore di Francia, Napoleone creò e assegnò a Felice, il 18 marzo 1805, il principato di Lucca e Piombino. L’anno dopo, Napoleone vi unì il ducato di Massa e Carrara.

Il territorio venne di fatto governato dalla volitiva Elisa più che dal marito. Il 3 marzo 1809 i tre dipartimenti toscani annessi all’impero l’anno precedente vennero affidati ad un unico governo posto in Firenze. A capo di questa struttura politica fu messa la stessa Elisa, cui fu dato il titolo onorifico di Granduchessa di Toscana, sebbene non esistesse un Granducato vero e proprio un granducato vero e proprio, ma tre dipartimenti annessi alla Francia. In ogni caso Lucca rimase uno Stato indipendente: quindi Elisa era al contempo Principessa di Lucca e Piombino e governatrice della Toscana.

Donna molto attiva e di fine intelletto, seppe amministrare con prudenza e lungimiranza, ma la popolazione dei territori da lei retti, nostalgica e fedele agli aristocratici, non ebbe mai grande simpatia nei suoi confronti.

Era solita passare l’estate prendendo i bagni di mare su una scogliera subito fuori città, seguendo l’esempio della precedente Regina Maria Luisa, infanta di Spagna che prima di lei dal 1803 ne fece uso. In quella zona nacquero i bagni detti poi appunto scoglio della regina

Nel 1810 sotto il suo regno a Livorno fu varato il bastimento L’Incostant che poi nel 1815 servì a Napoleone per fuggire dall’isola d’Elba.

Dopo la caduta di Napoleone nel 1814, cercò di dissuadere il comandante delle truppe britanniche Lord William Bentinck  dall’attaccare lo Stato di Lucca ma gli eserciti anglo-siculi, sbarcati a Livorno, si mossero celermente verso i confini meridionali del principato ed Elisa dovette fuggire, pur essendo in stato di gravidanza. Fu per un periodo prigioniera nella fortezza dello Spielberg, poi si ritirò, prima a Bologna, quindi a Villa Vicentina, non lontano da Gorizia, ove morì di cancro.