PIETRO TACCA

Particolare in "Inaugurazione del monumento a Ferdinando I" - A. Gatti, pittura murale in Villa Mimbelli
I quattro mori

Pietro Tacca (Carrara, 6 settembre 1577 – Firenze, 1640) è stato uno scultore italiano, il maggior rappresentante in Toscana del gusto barocco. Accademico dell’Accademia delle arti del disegno di Firenze.

Allievo e collaboratore a soli 15 anni del Giambologna, alla morte di questo fu nominato “statuario” di corte e attese a importanti commissioni, rivelandosi il più notevole scultore toscano del tempo.

Dopo aver completo alcune opere lasciate incompiute a causa della morte del maestro, tra il 1623 e il 1626 eseguì quello che viene considerato il suo capolavoro, i Quattro mori incatenati alla base del monumento a Ferdinando I de’ Medici nella piazzetta della darsena a Livorno. Le statue rappresentano i pirati saraceni fatti prigionieri dall’Ordine di Santo Stefano, creato dal padre di Ferdinando, Cosimo I. Si dice che lo scultore avesse scelto, insieme al granduca stesso, come modelli alcuni schiavi prigionieri delle galere che attraccavano nel vicino porto di Livorno. Le due fontane in bronzo (1629) che oggi decorano piazza Santissima Annunziata a Firenze erano in origine anch’esse destinate a Livorno, che dovette accontentarsi di due copie fedeli.

Ormai famosissimo per le sue opere in bronzo, realizzò numerosi bronzetti e una serie di Crocifissi per varie chiese, ai quali collaborò anche il figlio Ferdinando, anch’egli votato alla carriera di scultore.

Morì nel 1640, poco dopo che la statua di Filippo IV di Spagna, sua ultima opera, era stata imbarcata per Madrid, e fu sepolto nella basilica della Santissima Annunziata.