Era complementare al calafato, il peciaio era colui che predisponeva la pece per la calafatura dei bastimenti.
La materia prima era la ragia di pino, estratta all’origine per riscaldamento o per incisione del tronco delle conifere, oppure dalle betulle: questa pece è stata utilizzata sin dal Paleolitico per incollare le lame delle asce e le punte delle frecce e delle lance (L’ascia di Otzi lo dimostra) L’olio di betulla venne usato come impermeabilizzante per legno, per fabbricare torce,e nell’abbigliamento in pelle
La pece di origine vegetale è più secca, solida e lucida del catrame, sostanza bituminosa liquida e grassa anch’essa usata in marineria. La pece era importata a Livorno e conservata in magazzini della Darsena.