INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
- 4 CARCIOFI GRANDI
- 100 G DI PANCETTA
- 1 SPICCHIO D’AGLIO
- MOLLICA DI PANE
- PREZZEMOLO
- OLIO EXTRAVERGINE
- SALE E PEPE
I carciofi ritti somigliano molto ai celebri carciofi alla romana – da non confondere con quelli alla giudia, fritti a testa in giù in abbondante olio – ripieni di prezzemolo, aglio, mentuccia, pangrattato e cotti a fuoco lento in una pentola coperta con olio e poca acqua. La ricetta, nata nel ghetto ebraico di Roma, arrivò probabilmente in Toscana insieme agli Ebrei che, tra la fine del XVI e l’inizio del XIX secolo, si stabilirono a Livorno, occupando la zone del porto e dedicandosi al commercio.
Procedimento:
Pulite i carciofi: eliminate le foglie più esterne, più dure, il fieno interno e il gambo, pareggiandoli alla base per farli mantenere diritti e mettendoli in una ciotola con acqua e succo di limone per non farli annerire.
I gambi tritateli finemente (togliendo la parte esterna) insieme all’aglio, alla mollica di pane, al prezzemolo e alla pancetta; completate con un filo d’olio, un pizzico di sale e di pepe.
Riempite i carciofi con il battuto preparato e sistemateli in piedi all’interno di una casseruola, con olio extravergine di oliva e mezzo bicchiere d’acqua.
Coprite e fate cuocere a fuoco dolce, per circa mezz’ora, aggiungendo un altro po’ d’acqua se necessario, finché saranno diventati teneri.
Serviteli tiepidi.