Diacinto Cestoni, noto anche come Giacinto (Montegiorgio, 13 maggio 1637 – Livorno, 29 gennaio 1718), è stato un naturalista italiano.
Speziale autodidatta, esercitò l’arte farmaceutica a Roma, a Livorno, a Ginevra, per poi tornare definitivamente a Livorno, dove divenne amministratore della stessa spezieria Salomoni nella quale aveva lavorato per circa 10 anni, in via Greca, nei pressi del porto.
Negli anni si dedica inoltre con passione allo studio della biologia e si guadagna la stima di Francesco Redi e di Antonio Vallisneri con i quali intrattiene fitte corrispondenze epistolari su argomenti di biologia, scienze, ricerche e osservazioni naturalistiche e similari. Il Redi diceva di lui: egli è uno speziale ma ne sa più di 40 medici.
Il 7 marzo 1689 viene nominato da Cosimo III protospeziale di corte, grazie a questa nomina, ha la possibilità di effettuare importanti ricerche attraverso le quali diviene lo scopritore della natura animale dei coralli e dell’acaro della scabbia. Scopre anche le proprietà farmacologiche della china e della salsapariglia Studia il ciclo vitale delle pulci e delle Alghe, e pubblica inoltre osservazioni sui pellicelli e sul freddo prodotto dall’evaporazione. ). La sua erboristeria in via Greca era meta di pazienti e di uomini dotti della Livorno del 600.
Da modesto autodidatta quale si definiva, nei suoi studi adoperava un semplice microscopio galileiano (uno dei primi) ad una lente ma era fautore del metodo sperimentale portato all’esasperazione per cui solo dopo dodici ripetuti esperimenti identici dava fiducia al risultato.
Alcuni suoi discepoli, grazie ai propri titoli di studio si attribuirono molti dei suoi meriti scientifici.
Famoso il detto popolare sul suo consiglio dietetico che dice: – La ricetta del Cestoni “ mangiate meno, maialoni !”-
Muore a Livorno il 29 gennaio 1718. A lui sono intitolate una strada cittadina e l’acquario comunale con museo di biologia marina.