Domenico Angelo Malevolti Tremamondo, noto semplicemente come Domenico Angelo (Livorno, 1716 – Eton, 1802), è stato uno schermidore e scrittore italiano, indicato dalla Encyclopaedia Britannica quale inventore della scherma sportiva moderna.
Figlio di Giacomo Tremamondo, un ricco mercante livornese che svolgeva la sua attività in via del Giardino, e di una marchesa napoletana, Angiola Malevolti, secondo la Encyclopaedia Britannica, “Angelo fu il primo ad enfatizzare la scherma come un metodo per sviluppare salute, equilibrio e grazia. Come risultato del suo intuito ed influenza, la scherma da arte bellica diventò un vero e proprio sport”. L’Encyclopaedia Britannica definisce il suo trattato L’École des armes (1763; La scuola di scherma) un “classico”.
Giacomo Tremamondo, era residente a Livorno già il 3 dicembre del 1713, come risulta dal suo certificato di matrimonio nella cattedrale di questa città della Toscana, documento citato in un volume inglese sugli antenati di suo figlio Angelo. Angelo Tremamondo nacque dopo tre anni dal matrimonio del padre, nel 1716 e fu addestrato sin da piccolo alla disciplina della scherma. In questa disciplina che in quei tempi non era solo sportiva, ma veniva considerata anche una importante arma di difesa, il piccolo Angelo dimostrò subito un’ottima propensione
Ormai giovane ed esperto spadaccino, Angelo Tremamondo si trasferì poi a Parigi ove frequentò la famosa scuola di scherma di Bertrand Teillagorry.
Nella capitale francese s’invaghì di una nota attrice teatrale inglese Margaret Woffington, detta Peggy e la seguì quindi a Londra insieme alla sua fama di ottimo spadaccino e vincitore incontrastato di molti duelli.
Arrivato in Inghilterra Tremamondo fondò la Angelo’s School of Arms a Carlisle House, Soho, Londra, che fu frequentata da ospiti tra i più illustri dell’epoca, quali i pittori Joshua Reynolds, Thomas Gainsborough e George Stubbs, l’attore David Garrick nonché gli avventurieri Giacomo Casanova ed il Cavaliere d’Éon. Angelo diventò maestro di scherma della famiglia reale britannica a cui dedicò il suo L’École des armes. Le sue tavole furono riprodotte nell’Encyclopédie di Diderot.
Angelo Tremamondo morì ad Eton nel 1802.