MARIA TERESA D’AUSTRIA

Maria Teresa ritratta da Martin van Meytens
Maria Teresa ritratta da Gabriele Mattei

Maria Teresa d’Asburgo (Vienna, 13 maggio 1717 – Vienna, 29 novembre 1780) è stata imperatrice consorte del Sacro Romano Impero, arciduchessa regnante d’Austria, regina apostolica d’Ungheria, regina regnante di Boemia e di Croazia e Slavonia, duchessa regnante di Parma e Piacenza, duchessa regnante di Milano e Mantova e inoltre granduchessa consorte di Toscana come moglie di Francesco III.

Insieme al marito fu fondatrice del casato degli Asburgo-Lorena, la dinastia che resse le sorti dei domini austriaci fino alla prima guerra mondiale. Fu madre degli imperatori Giuseppe II e Leopoldo II, nonché di Maria Antonietta, regina di Francia, e Maria Carolina, regina di Napoli e Sicilia.

La coppia dimostrò inizialmente un certo distacco verso il granducato, ricevuto cedendo in cambio alla Francia il ducato di Lorena, preferendo rimanere alla corte di Vienna e affidando il governo del granducato ad un suo delegato, Marc de Beauvau, principe di Craon. Il 17 dicembre 1738 la coppia granducale decise finalmente di visitare il proprio regno, entrando ufficialmene a Firenze il 20 gennaio 1739 passando per un Arco di Trionfo appositamente eretto e visibile ancora oggi. La coppia risiedette a Palazzo Pitti e Francesco si disse affascinato dalla Toscana, non mancando di fare un’ottima impressione anche sui fiorentini che nella capitale lo accolsero con entusiasmo. La coppia visitò anche Pisa e Livorno navigando sull’Arno per poi incontrare la sorella del defunto granduca, l’elettrice palatina Anna Maria Luisa de’ Medici, alla quale Francesco propose la reggenza del granducato in suo nome, salvo sentirsi riferire un netto rifiuto. La loro reputazione subì però un rapido declino quando si concluse il processo di spoliazione dei beni che i granduchi  precedenti avevano accumulato in tre secoli di storia fiorentina, opere d’arte che in parte presero la via di Vienna o che  vennero vendute all’asta.

La coppia granducale visitò comunque di rado il regno, preferendo sempre affidarsi a reggenti di fiducia, come il già citato principe Marc de Beauvau (1738-1744), il conte Emmanuel de Nay (1744-1757) ed il generale Antoniotto Botta Adorno (1757-1765).