La Livornina è solita partecipare in abiti settecenteschi e vanta tra i suoi abiti una copia fedele di quello del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena.
La gara viene effettuata all’interno della Darsena del porto di Livorno. Generalmente la manifestazione si svolge la sera del 21 maggio in occasione della vigilia della festa della Santa patrona di Livorno.
Nonostante nella sua forma moderna venga tenuta soltanto dal 2014, le sue origini sono molto antiche:
Nel XV secolo la Giostra dell’Antenna celebrava la festa della Madonna e negli anni successivi divenne un evento di folclore e spettacolo la cui fama varcò i confini cittadini grazie ai premi in palio per i vincitori, che comprendevano spade, cappelli, stoffe.
Nel 1605, Ferdinando I fece disputare una gara tra galere da guerra per inaugurare i nuovi fossi livornesi, mentre nel 1612 la regata si svolse davanti alla Fortezza Vecchia in onore del cardinale Taverna.
Un Palio tra i più fastosi della storia di Livorno si svolse il 21 maggio 1766 in occasione della visita di Pietro Leopoldo, da poco Granduca, e fu organizzato dalla comunità olandese alemanna, una delle “Nazioni” che si stabilirono sul territorio favorite dalle Leggi Livornine e dall’istituzione del porto franco.
Tra il settecento e l’ottocento la gara si svolgeva l’8 settembre nelle acque interne del porto di Livorno. L’evento sportivo aveva caratteristiche diverse da quelle moderne: si sfidavano solo quattro imbarcazioni, una gialla, una rossa, una verde e una celeste, ed era ancora prevista l’antenna vera e propria, dove il montatore doveva arrampicarsi.
La competizione si svolse fino al 1867 con continuità, ad eccezione di guerre o epidemie, ma venne abolita in seguito ad un incidente ad un montatore. Nel 2005, dopo quasi 150, anni la Giostra dell’Antenna è stata ripresa con regole diverse. Nel 2015 due competizioni identiche, il Palio dell’Antenna e la Coppa Santa Giulia, vennero unite sotto il nome che adesso rappresenta la gara ovvero Giostra dell’Antenna.