Robert Dudley (7 agosto 1574 – 6 settembre 1649), è stato un navigatore e cartografo inglese, attivo nel Granducato di Toscana, autore del primo atlante marittimo a stampa, pubblicato a Firenze nel 1646.
figlio dell’omonimo Robert Dudley, conte di Leicester, presta i suoi servigi alla corte dei Medici per ben 44 anni dal 1605 fino alla sua morte Esso viene in Toscana in esilio volontario perché inviso al successore di Elisabetta.
Per capire il motivo per cui una persona di talento come il Dudley preferisce rifugiarsi in Toscana, questo va ricercato nella storia dei suoi genitori:.
Il 28 novembre 1558 Elisabetta I nominata regina di Inghilterra torna ufficialmente a Londra, la popolazione, saluta entusiasta il suo passaggio; subito dietro di lei su un cavallo nero, è Robert Dudley. Il 15 gennaio 1559.Il giorno dell’incoronazione, sfilano in corteo i cavalieri, i suonatori di tamburo, gli araldi, mille nobiluomini a cavallo e gli esponenti delle più antiche famiglie d’Inghilterra. Ecco poi Elisabetta, in abito di broccato d’oro, sfilano, ai fianchi della sovrana, uomini in damasco cremisi con una scure a doppio taglio sulle spalle. Subito dopo l’abbagliante carro reale arriva meravigliosamente addobbato il Dudley che tira il cavallo della regina.
Cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sul rapporto più che amichevole tra la regina e Robert Dudley che aveva avuto occasione di conoscere nella torre di Londra durante il suo periodo di prigionia in quanto, anche Robert, si trovava nella stessa situazione. Il bel Robert diviene così il favorito della regina ma non potrà essere considerato un possibile sovrano in quanto è già sposato dal 1550.
Nel settembre 1560 La moglie di Dudley è trovata morta, col collo spezzato, in fondo alle scale della sua casa di Cumnor, vicino Oxford. Nessuno davvero crede che questa disgraziata e giovane moglie, malatissima, abbia voluto suicidarsi. Qualcuno insinua che Robert dosasse giornalmente del veleno nella sua cena aggravando le sue condizioni di salute.
È aperta un’inchiesta e per non esasperare gli animi, pur convinta dell’innocenza del favorito, Elisabetta ordina a Dudley di andarsene dalla corte fino a quando non si sarà fatta luce sulla disgrazia. Non può evitare, però, che lo scandalo si propaghi.
A seguito di ciò Il Dudley non può certamente più aspirare a divenire sovrano a fianco di Elisabetta, nel frattempo viene però nominato anche conte di Leicester.
Nel 1578 si risposa con una sua vecchia fiamma, lady Douglas Sheffeld, ma annovera molte amanti; in ogni caso il suo matrimonio non viene riconosciuto dalla Corona Inglese e nel 1574 nasce il figlio legittimo, ma ufficialmente bastardo, cui viene dato lo stesso nome del padre, Robert.
Robert Dudley figlio, alunno brillante all’università di Oxford a soli 17 anni è comandante di nave, nel 1594 è già a capo di una squadra navale in sud america e a 21 anni va nelle Indie ed al ritorno da questo viaggio si dirige verso Trinidad, scopre la Guaiana e ne traccia la carta; nel 1596 è vice ammiraglio della flotta inglese, ma è privato dei beni perché caduto in disgrazia presso la regina Elisabetta, e del suo successore Giacomo I, nipote e successore di Elisabetta, che logicamente ricorda che il di lui padre stava per salire al trono a fianco di Elisabetta, cosa che ne avrebbe pregiudicato il trono.
Nel 1606, a trentadue anni, temendo per la sua incolumità, fugge dall’Inghilterra abbandonando moglie e figli e abbraccia la religione cattolica; (al suo seguito è la cugina Elisabeth Southwell la nuova compagna che poi sposerà in Toscana e dalla quale avrà dodici figli); giunge quindi a Livorno, ed offre i suoi servigi al Granduca Ferdinando di Toscana il quale, conoscendo le sue brillanti doti di eminente scienziato, armatore, cartografo e navigatore è ben lieto di averlo a corte tanto da nominarlo poi gran ciambellano.
L’impegno dei granduchi, come l’affidamento dei cantieri navali al Dudley, consentono a Livorno di dotarsi di attrezzature modernissime e di alta qualità che donano ai cantieri lo sviluppo definitivo. Gli vengono affidati anche i cantieri di Pisa e di Portoferraio
Il Dudley fonda inoltre anche una scuola prestigiosa cartografica dove progettò e costruì molte nuove carte basate sulle proiezioni di Mercatore.
Nel 1606 Ferdinando riceve a Firenze il nostro concittadino Carletti Francesco, di ritorno da un proprio viaggio di circumnavigazione del globo, dal quale vengono portate per la prima volta il banano, il cacao altri nuovi prodotti rivenuti nelle nuove terre.
Il granduca decide allora di inaugurare il nuovo porto di Livorno con una grande impresa e quindi di intraprendere a proprie spese una navigazione al bacino delle amazzoni organizzata sotto la guida del Dudley, la spedizione parte circa nel settembre del 1608 e ritorna nel giugno 1609 dopo l’esplorazione del bacino amazzonico.
Nel 1607 Il Dudley, messo a capo dell’arsenale di Livorno, Inventa e fa costruire dei modelli speciali di galere efficientissime nella guerra contro i barbareschi: le “galerate, i galeratoni, e le galezabre”, progetta e costruisce un vascello a vela quadra e a remo e crea il prototipo della fregata da guerra con 64 grossi pezzi di artiglieria: Il “S. Giovanni Battista”, varata il 20 marzo 1608, che si dice , da sola abbia tenuto testa ad una flotta turca di 48 galee e 2 galeazze.
Progetta e costruisce nei cantieri di Livorno inoltre altre varie navi anche per Governi Europei.
Il Dudley è anche autore di importanti opere per la marineria ricche di cartografie e disegni di progetti navali ed è autore tra le altre della monumentale opera “L’arcano del mare” dove tratta di Navigazione, cartografia, ingegneristica e architettura navale, un vero e proprio prezioso manuale oltre che un trattato di navigazione.
Contribuisce inoltre alla costruzione del molo del porto, il molo Cosimo, con la collaborazione del Cantagallina e del Cogorano, alla ricostruzione e potenziamento delle fortificazioni marittime e fa prosciugare le paludi tra Livorno e Pisa.
Nel 1609, il 19 giugno torna come già detto il galeone “Santa Lucia” al comando del capitano Roberto Thormpton dalla spedizione preparata dal Dudley e riporta in Toscana prodotti rari per l’epoca quali la canna da zucchero, il pepe bianco, il verzino per la verniciatura dei panni, il legno pardo e la pitta e col materiale arrivano anche cinque giovani caraibici.
1617 – Cosimo II da incarico al Dudley di edificare il molo vecchio e migliorare l’ospedale di Sant’Antonio
Nel 1620 la sua genialità ed ingegno gli valgono dall’imperatore di Germania Ferdinando II il titolo di Duca di Northumberlad
Nel 1646 Il Dudley a Firenze dà alle stampe L’Arcano del Mare, l’opera fu ristampata poi nel 1661 in veste migliorata di cui una delle tre copie esistenti rimaste è custodita nella biblioteca labronica.
Per i suoi meriti i Medici gli donano una villa a Castello in provincia di Firenze; dove egli si spenge il 6 settembre 1649
Nel 1896 Giovanni Temple Leader fa pubblicare una biografia di Robert Dudley e fa collocare a sue spese tre lapidi commemorative di cui una a Firenze e una a Livorno sulle vecchie mura dietro il monumento ai 4 mori.
A Robert Dudley è dedicata una strada cittadina.