Giovanna d’Asburgo, meglio nota come Giovanna d’Austria (Praga, 24 gennaio1547 – Firenze, 11 aprile1578), fu per nascita arciduchessa d’Austria, in quanto figlia più giovane di Ferdinando I d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, e di Anna Jagellone. Fu la prima moglie di Francesco I de’ Medici, granduca di Toscana, e fu la prima granduchessa consorte di Toscana, in quanto sua suocera Eleonora di Toledo, moglie del primo granduca Cosimo I de’ Medici, morì prima della creazione del titolo granducale.
Poco si conosce circa la sua giovinezza: Crebbe alla corte asburgica, tra Vienna e Innsbruck, senza suscitare particolare interesse nei rappresentanti diplomatici, che la ignorarono nei loro rapporti.
Già nell’ottobre 1563 Cosimo chiese ufficialmente la mano di Giovanna per il figlio Francesco ma le trattative si prolungarono a causa della morte dell’imperatore Ferdinando il 25 luglio 1564, e dell’intervento del duca di Ferrara Alfonso II, che mirava anch’egli a ottenere la mano di una principessa asburgica per sbloccare a suo favore l’inveterata questione della precedenza tra Medici ed Este. All’inizio del 1565 le trattative erano ormai concluse e in ottobre Francesco, che nel 1564 era stato elevato al rango di principe reggente, si recò a conoscere la promessa sposa a Innsbruck, dopo aver ottenuto l’assenso di Filippo II.
Dopo aver intrapreso il viaggio verso Firenze per vie diverse, la coppia giunse in città il 16 dicembre 1565 ed Il giorno delle nozze, il 18 dicembre 1565, Giovanna entrò trionfalmente a Firenze passando per la porta al Prato. Giorgio Vasari e Vincenzo Borghini avevano progettato grandi apparati per l’occasione, con l’aiuto di Giovanni Caccini.
Lo sfarzo del matrimonio non poteva nascondere la crisi politica e le tensioni familiari che colpivano la famiglia Medici. Cosimo, sebbene non anziano, iniziava a mostrare i segni di decadimento fisico mentre Francesco non fece nulla per nascondere la sua insofferenza verso la moglie e continuò la relazione con la nobildonna veneziana Bianca Cappello, anch’essa sposata, creando non poco scandalo tra la corte. A rendere più grave la situazione contribuì poi il progressivo deterioramento dei rapporti tra Francesco e Cosimo, la cui visione politica circa l’amministrazione del Granducato era opposta l’una all’altra.
La posizione di Giovanna verso la rivale era particolarmente svantaggiata anche perché continuava a partorire figlie femmine, ben sei (delle quali solo due arrivarono all’età adulta), che non potevano continuare la dinastia familiare. Delusa e ferita nell’orgoglio di principessa che non veniva trattata all’altezza del proprio rango, dava sfogo alla sua frustrazione in alcune lettere nelle quali essa si lamenta con suocero Cosimo I e poi con il cognato, il cardinale Ferdinando de’ Medici, che si rivelò un suo alleato e fece un duro fronte contro Bianca Cappello, cercando in tutti i modi di allontanarla dal fratello e dalla corte, senza molto successo.
Proprio Cosimo si dimostrò tuttavia suo alleato quando Giovanna riuscì abilmente a risolvere i dissapori nati con l’Imperatore Massimiliano in seguito alle seconde nozze di Cosimo con una nobildonna di basso rango ritenuta non all’altezza, che approfittò dell’occasione per applicare una serie di revisioni dei trattati volte a riaffermare i diritti imperiali sul granducato. In questa difficile situazione Giovanna diede prova di una certa abilità diplomatica, contribuendo a evitare una completa rottura tra Medici e Asburgo e guadagnandosi la stima del suocero.
Alla morte di Cosimo nel 1574 peggiorò ulteriormente i rapporti tra lei e Francesco, che ormai non faceva più nulla per nascondere la sua insofferenza verso la moglie, che contintuava a partorire figlie femmine.
Finalmente, nel 1577, Giovanna partorì un figlio maschio, Filippo. Anche Bianca Cappello aveva partorito un maschio, Antonio de’ Medici, già nel 1576, anche se la voce che presto iniziò a circolare era che il bambino non fosse figlio di Francesco oppure che fosse soltanto un parto simulato, e il figlio non fosse suo ma di una sua serva. Ad ogni modo, la nascita di un erede, per quanto debole e malaticcio, fugava i timori di un’estinzione della dinastia e rese più forte la sua posizione rispetto a Bianca Capello, che fu allontanata per qualche tempo dalla corte. In questa fase, dunque, la sua vita cominciò a scorrere più tranquilla e la sua corrispondenza con il marito trasmette l’immagine di un rapporto convenzionale e superficiale, ma non particolarmente tormentato.
La vita di Giovanna si interrompe prematuramente l’11 aprile 1578. Di nuovo incinta, in seguito ad una caduta dalle scale avvenuta il giorno prima diede alla luce prematuramente un figlio, che morì subito dopo il parto seguito a poche ore di distanza dalla madre. Suo figlio Filippo morì, a soli quattro anni, il 29 marzo 1582.
Il 18 aprile 1578 furono tenute le fastose esequie della Granduchessa, che era già stata seppellita nella chiesa di S. Lorenzo. Anche in quest’occasione Francesco suscitò la generale disapprovazione per essersi soffermato a salutare Bianca Capello, che pochi mesi dopo sposò.